Quattro chiacchiere con Andrea Villani

Giovedì 24 aprile ho approfittato di un incontro organizzato per la presentazione del corto triller di Andrea Villani "Questo sangue" per fare la sua conoscenza e fargli qualche domanda su "Il cielo sotto" e il suo rapporto con la Vespa.
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d) Ti ha sorpreso avere una "recensione vespistica" da parte di "Chilometri di parole in Vespa"?
AV) Ho visitato il sito dopo che l'editore mi ha segnalato di avere inviato una copia del libro. Ero perplesso ma incuriosito. Ciò che ne è stato scritto denota un'attenta lettura de "Il cielo sotto".

d) Non è la prima volta di un motociclo in un tuo romanzo. In "Malvasia Tropicale" il protagonista si sposta in moto lungo le strade dissestate del Costarica e dalle tue descrizioni - il traffico, la notte, il fango, e quel frontale con un bus evitato per un soffio - sembrerebbe proprio che tu sia davvero un motociclista...
AV) Ho vissuto a lungo in Costarica. Laggiù la moto l'ho usata parecchio ma la definizione di "biker" non fa per me. Sono più un tipo da passeggiata in Vespa, con una ragazza seduta dietro, proprio come nel libro.

d) Nel tuo libro si realizzano due sogni: recuperare la Vespa dei vent'anni e ripercorrere le proprie radici.
AV) Devo svelarti un piccolo segreto: per me la Vespa era ed è rimasta un sogno. A vent'anni ne desideravo una ma allora non potevo permettermela. "Il cielo sotto" è stata l'occasione grazie alla quale, in qualche modo, ho potuto finalmente montare in sella. È un racconto con struttura a cornice e una vecchia Vespa resuscitata era l'ideale per costruire il mio viaggio attraverso le "terre verdiane".

d) Le "terre verdiane" di cui scrivi sono la tua terra natia e la via Emilia è la strada che la attraversa. Ne parli con la sensibilità e il rispetto di chi ci vede ben più di una via di comunicazione codificata come SS9...
AV) La via Emilia, e anche la Vespa, rappresentano molto più di quello che sono. Entrambe sono cultura, sono un legame con il nostro passato. La via Emilia è la nostra storia e la Vespa trovo che ci rappresenti in modo unico. Dopo una prima stesura del libro mi proposero di sostituire la Vespa con una Lambretta. Senza nulla toglierle non avrebbe avuto lo stesso carisma.

d) Tra le foto di Lorenzo Davighi che arricchiscono il libro ce n'è una in cui si vede un vespone abbandonato. Sembrerebbe la stessa Vespa raffigurata in copertina.
AV) Esatto, ci è stata prestata dal circolo vespistico di Scipione (PR). Proprio davanti alla "Tortafritteria Cavallo". Una trattoria che consiglio a tutti i vespisti in transito da quelle parti. Si mangia bene, si spende il giusto e C'E' UNA VESPA SUL TETTO DEL LOCALE!. Avremmo dovuto mettere i ringraziamenti sul libro poi... maledetta fretta! Ma ti ringrazio per avermi dato l'opportunita di farlo ora. Grazie ragazzi!

d) Oggi c'è ancora una Vespa tra i desideri di Andrea Villani?
AV) Sì... ci vorrebbe proprio una buona vespa risistemata. Almeno un 125 però per potere dare un passaggioa Caterina (quella esiste davvero). Chissà, appena arrivano i primi diritti d'autore potrei spenderli proprio così...
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Galliate Lombardo, 24 aprile 2008
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I libri di Andrea Villani sono presenti nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA

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