"Il cielo sotto" di Andrea Villani

Questo "Il cielo sotto" di Andrea Villani è senza dubbio uno dei più bei libri a tema vespistico che io abbia mai letto.
Il motivo tanto semplice quanto banale si evidenzia chiaramente fin dalle prime pagine. Prima di essere vespista Villani è scrittore, scrittore vero, capace di cogliere spunti narrativi dalle sfumature di situazioni che banali lo sono solo in apparenza.
"Queste terre traboccano di storie. Basta fare un giro in bicicletta, come diceva Giovannino Guareschi, che se hai cuore per ascoltare, dietro ogni casa puoi trovare una storia".
Una sensibilità, quella di Villani, che non poteva restare indifferente al fascino della Vespa, tanto da sceglierla per accompagnare il lettore alla scoperta delle sue terre in quello che lui stesso definisce come un "viaggio insolito, obliquo e sentimentale nelle terre verdiane". Pur essendo diversi i riferimenti precisi a paesi, luoghi e persone "Il cielo sotto" non è una guida, ma è il romanzo breve di una lunga passeggiata in Vespa in cui ogni tappa è un racconto nel quale si mischiano sorpresa, fantasia e amore. C'è indubbiamente un legame forte tra Villani e le sue terre, i paesi della bassa parmense, e le strade che li collegano, su tutte la strada regina della Pianura Padana: la via Emilia.
"Chi crede che la via Emilia sia soltanto una strada che da Piacenza porta al mare di Rimini non ha capito niente di strade e soprattutto nulla di Emilia Romagna. La via Emilia è una scuola di pensiero. Una specie di fiume fatto di luce, e anche di asfalto. Ed è anche il costume di Arlecchino dove, anzichè le stoffe colorate, si cuciono insieme le mille vite di mille persone. Con quelle dei loro nonni e dei loro nipoti. È il filo della lavandaia che mette ad asciugare i panni insieme a quelli di tutte le altre famiglie. Da tanti di quegli anni che non si capisce più di chi siano quei panni. Allora capita di trovarsi nel letto le coperte di altri. Che una volta non ci si faceva tanto caso ma adesso invece sì. Quindi ci resta solo questa strada. Per farci ricordare chi eravamo. Quando i panni servivano a riscaldare tutti quanti".
Questo libro di Villani è onesto nei confronti della Vespa, onesto come l'immagine di copertina in cui la Vespa c'è ma è sfumata. La Vespa non è la protagonista del libro ma senza la Vespa il castello di questa storia non reggerebbe, a cominciare dal suo ritrovamento dopo anni di abbandono: "Su quel vespone 150 blu c'era stato seduto per anni il mio giovane culo. Ora stava lì tra galline e vecchi rottami. Il fanale era spezzato. La ruggine aveva corroso la vernice della carrozzeria e il motore", fino al sorprendente finale.A volte le storie più curiose e interessanti sono quelle che abbiamo sotto il naso da sempre, storie che però non riusciamo a fiutare fino a quando non troviamo un segugio di razza come Villani a indicarci la traccia proprio la, dove non pensavamo fosse possibile scovarla:
"Ma non ti pare che di questi posti, in realtà sia già stato detto tutto? Da altri più grandi che sono venuti prima. Non ti viene da pensare che sia già stata scritta tutta la musica possibile, tutta la letteratura. Proprio tutto. Ma non è vero - risposi - se ci pensi bene. Perché proprio loro, i nostri padri, non ce lo perdonerebbero mai se stessimo solo zitti ad ascoltare. Anche se continuassimo ad ascoltare solo loro".
Così Villani prende la parola e leggerlo è puro piacere.
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Il libro è completato dalle fotografie di Lorenzo Davighi
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IL CIELO SOTTO di Andrea Villani
Viaggio insolito, obliquo e sentimentale nelle terre verdiane.
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Leggi l'intervista ad Andrea Villani QUI.
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I libri di Andrea Villani sono presenti nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA

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