Nei fatti non posso definire la CAPE HORN un mio "sponsor", ma moralmente li considero tali per più di un motivo. Quando insieme agli amici di Vespaonline è stata organizzata l'avventurosa spedizione in Vespa attraverso la Patagonia, ciascuno di noi si è impegnato nella ricerca di sponsorizzazioni, spesso attingendo alle proprie conoscenze personali. Io che direttamente non conoscevo nessuno potenzialmente interessato alla nostra impresa non ho potuto fare altro che navigare nel Web alla ricerca di qualche spunto. La meta del nostro viaggio era la Tierra del Fuego: inevitabile quindi finire nel sito di un'azienda che per logo si è scelto "CAPE HORN", un luogo di cui basta il nome per evocare viaggi e avventura. Presi contatto senza troppe speranze. Piacevolissima sorpresa ricevere due semplici righe in risposta alla mia mail: "Salve, complimenti per il vostro programma particolare e avventuroso, Cape Horn potrebbe partecipare con alcuni capi antivento...". I "capi antivento" della CAPE HORN sono stati la nostra seconda pelle per tutta la durata del raid. Capi di alta qualità in grado di mantenere costante la temperatura corporea, dalle fresche serate nella Pampa di Buenos Aires fino alle neve trovata una volta giunti a Ushuaia, Tierra del Fuego (a poche centinaia di km dal mitico Capo Horn!). Oggi quel capo di abbigliamento è un'inseparabile compagno dei miei vaiggi in Vespa, una sorta di talismano di cui mi è impossibile fare a meno. Un altro motivo che mi lega a questa azienda è il fatto che il loro sito ospiti quella che a tutt'oggi è la traccia più consistente che si possa trovare nel Web a proposito del nostro viaggio. La mia attività di vespista/viaggiatore dopo l'exploit in Argentina continua per strade più ordinarie ma ugualmente affascinanti, e sono certo, conoscendo la filosofia aziendale della CAPE HORN, di saperla sempre pronta, attenta e disponibile.