CAPE NORTH ADVENTURE December 2017

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(segnalazione)
Viaggio in Vespa lungo la via di Natale

il brano che segue è tratto dalla pagina Facebook VESPERRANTI:

"Massimo Berlenga nasce a Passo Corese (Rieti) il 5 Maggio 1957. Dopo gli studi intraprende la carriera militare entrando nell’esercito italiano e si trasferisce a Pordenone.
La divisa gli va stretta e a 31 anni, nel 1990, decide di aprire una ditta specializzata in traslochi.

La Vespa è sempre stata sua compagna di vita (insieme alla Lambretta) ma è solo nel 2006 che la riscopre sotto forma di associazionismo. Si iscrive al Vespa Club Pordenone dove dal 2008 al 2018 rivestirà la carica di presidente. Partecipa a tanti raduni, specializzandosi in quelli invernali e diventando persino campione italiano di Vespa turismo nel 2012, però in quegli anni la sua famiglia è colpita da gravi lutti, tutti causati da forme tumorali. Questi eventi sensibilizzano Massimo e lo portano a voler fare qualcosa in prima persona per aiutare chi soffre.

Nel Dicembre 2017, per festeggiare i suoi 60 anni, parte per Capo Nord con una Vespa GTS300. Un progetto nato mesi prima, non è volto solo al puro piacere del viaggio e dell’avventura, ma è dedicato ai bambini affetti da leucomi. Massimo infatti lancerà una campagna di raccolta fondi da destinare al C.R.O. (Centro di Riferimento Oncologico) di Aviano (PN), inoltre darà alle stampe un libro i cui proventi saranno sempre devoluti alla medesima causa".





Uno sporco lavoro

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UNO SPORCO LAVORO
Bruno Morchio
Garzanti

"La Vespa risale tra i padiglioni dell'ospedale di Villa Scassi tossicchiando come una vecchia caffettiera..."
Trovare la Vespa come prima parola nell'incipt del romanzo credo rappresenti un caso più unico che raro in questa nicchia letteraria che è la narrativa vespistica.
"Uno sporco lavoro" per usare un termine in uso alla cinematografia è il prequel attraverso il quale Bruno Morchio racconta i primi passi di Bacci Pagano in quello che diventerà il suo mestiere di investigatore privato. Un primo incarico ben pagato che non sembra nascondere particolari difficoltà, nulla su cui indagare, si tratta solo di fare da bodyguard a un facoltoso manager e alla sua famiglia durante la loro villeggiatura estiva in quel di Pieve Ligure, in una lussuosa dimora che si affaccia sul mare.

"La mia vecchia Vespa era rimasta ferma quasi dieci anni e aveva bisogno di un meccanico, ma mi mancavano i soldi per farla aggiustare. I magri risparmi ereditati dai miei li avevo dilapidati e il resto l'avevo investito per rimettere ordine la casa, acquistare qualche vestito decente, regolarizzare l'attività di investigatore privato e affittare un buco d'ufficio in piazza De Marini. Avevo fretta di cominciare a lavorare e guadagnare, a tutto il resto avrei pensato dopo."

A Bacci quei soldi fanno troppo comodo e non sta troppo a considerare di essere arrivato a quel lavoro grazie all'intercessione di un amico che è anche un balordo. Sulle prime l'incarico sembra proprio essere una sorta di vacanza ben retribuita, dove lavorare è anche godere non solo dell'ospitalità ma anche delle grazie di Maria, la disinvolta babysitter del piccolo di casa, pronta a cedere al fascino del giovane investigatore. Nel volgere di poco tempo però l'idilliaca permanenza prende il tono cupo di una vicenda che lo segnerà nel corpo e nell'anima.
Questo noir di Bruno Morchio ambientato negli anni Ottanta disegna con efficacia il clima di intrecci tra politica e malaffare che si respirava nell'Italia di quegli anni, e nel contempo dipinge un convincente ritratto di colui che diventerà il protagonista dei suoi romanzi. L'attenta descrizione del carattere psicologico dei personaggi è uno dei tratti caratteristici e più apprezzabili della scrittura di Bruno Morchio - probabilmente grazie alla sua inclinazione professionale, e per il lettore è naturale entrare da subito in empatia con loro.
La narrazione si sviluppa sul filo del ricordo, dove le vicende passate si alternano a pagine in cui il focus torna ai giorni nostri, in una stanza d'ospedale, dove Bacci è in visita a Maria e insieme a lei ripercorre i momenti di quella che, sotto tutti i punti di vista, fu davvero una calda estate.

(NdR: curiosamente in questo romanzo la Vespa di Bacci Pagano non è il solito PX color amaranto che avevamo imparato a conoscere in altri volumi della saga dedicata all'investigatore genovese, ma una Sprint Veloce di colore bianco...).

UNO SPORCO LAVORO
Bruno Morchio
Garzanti

Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso i link pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie!

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