DUERUOTE

.
(AA.VV.) Bergonzoni, Lella Costa, Disegni, Faso (Elio e S.T.), Gino e Michele, Enzo Jannacci, F. Rutelli
DUERUOTE
Millelire - Stampa Alternativa

Una vera e propria "chicca" scovata scandagliando il Web alla ricerca di un racconto "vespistico" scritto da Enzo Jannacci, che ricordavo di aver letto - ma chissà dove - tanti anni fa, e che mi era tornato in mente in occasione della sua scomparsa.

Quel racconto faceva parte di una raccolta pubblicata nel 1993 in un libricino (60 pagine, f.to 10 x 14 cm) della collana "Millelire" edita da Stampa Alternativa, che ringrazio per essere riuscita a scovarne una copia che hanno avuto la gentilezza di donarmi.

Scopo di questa pubblicazione era divulgare le novità introdotte nel Codice della Strada a partire dal 1993, con la complicità della Piaggio, per un "progetto di libro millelire che mettesse a frutto, nel rispetto delle proprie identità e soprattutto nell'interesse di coloro che si troveranno di fonte alla novità legislativa costituita dal nuovo codice..."

Oltre a Piaggio, Stampa Alternativa e Jannacci sono stati "complici" di questa pubblicazione personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, che hanno contribuito con i loro scritti "vespistici", disegni e fumetti.


clikkare sulla foto per ingrandire

clikkare sulla foto per ingrandire

Per contribuire al mantenimento di questo Weblog acquistate i vostri libri dal sito della LIBRERIA UNIVERSITARIA passando da questo link o da quelli pubblicati nelle altre pagine.

L'EREDITÀ DI JUPITER

.
Ted Simon
L'EREDITÀ DI JUPITER
Elliot Edizioni

Inevitabile per Ted Simon tornare sugli scaffali delle librerie con un nuovo libro con il quale, in qualche modo, cercare di chiudere il cerchio di quella grande avventura on the road che è stata la sua vita.
É sempre il viaggio il fulcro attorno al quale si sviluppa il racconto, ma non ci sono i chilometri scanditi dalle tappe e dagli incontri, c'è la vita di un uomo che si è fermato dopo aver vissuto per anni sulla strada.
Aver visto tutto il mondo porta inevitabilmente a riflettere sulla nostra epoca e sul consumismo imperante. Viaggiare lo ha portato ad allontanarsi dagli standard della vita occidentale, per avvicinarsi alla realtà delle cose più semplici e naturali, dal cibo allo stile di vita, a cose più profonde, come il rapporto con la morte.

"La vita è impregnata di morte e sarebbe meglio per noi comprendere questo dato di fatto in modi più naturali e meno sensazionali che leggendo articoli di cronaca e guardando immagini di lontane violenze".

Con lo scorrere delle pagine i ricordi del rientro in patria e della stesura dei suoi scritti si alternano e si intrecciano a quelli legati ai viaggi, in quella che è una vita vissuta tra pagine e chilometri:

"(...) di li a poco ci ritrovammo in una graziosa vallata piena di pascoli, enormi querce e vecchi fienili, in mezzo alla quale sorgeva una cittadina (...) una fila di edifici bassi conducevano a un altro ristorante e, andando a bere un caffè, nel mezzo scoprimmo un filone d'oro. Si chiamava libreria Yolla Bolly, e noi gettammo un'occhiata distratta attraverso la vetrina aspettandoci di vedere i soliti scaffali pieni di best seller dozzinali, biglietti di auguri e souvenir. Ma questa era una libreria vera, un negozio che saremmo stati sorpresi di trovare persino a Londra o San Francisco".

Ted Simon, un po' come Giorgio Bettinelli nel suo ultimo libro, racconta più di se stesso che dei suoi viaggi, arrendendosi al fatto che l'uomo che oggi si è fermato è tutta un'altra persona rispetto a quella che prese le strade del mondo tanti anni prima. Un uomo liberato dal giogo della ripetitività quotidiana ma "condannato" ad un ruolo che, nella sua precarietà, è decisamente invidiabile.

"Non lavoro in modo continuativo da molto tempo e non incoraggerei nessuno ad assumermi, giacché sono diventato piuttosto inidoneo al lavoro. Il mio reddito è instabile quanto un comignolo di mattoni durante un terremoto, e frequentemente collassa del tutto. (...) Quando viaggio non sono intralciato da aspettative di comodità e vantaggi. Meglio ancora, non devo mai rientrare in ufficio".

Un libro questo "L'eredità di Jupiter" che fissa in un quadro quella che è stata la vita di Ted Simon e, forse per questo, più utile all'autore che ai suoi lettori. Un libro da leggere per tutti quelli che hanno già viaggiato sulle pagine dei due libri precedenti ("i viaggi di Jupiter" e "Sognando Jupiter"), con la speranza di perderci anche noi, un giorno, lungo una strada, in qualche parte del mondo.

INCIPIT

Se la vita è un viaggio, allora i migliori viaggi dovrebbero somigliare alla vita, che è un'altalena di alti e bassi. Quando arrivai a Penang, una splendida isola al largo delle coste della Malesia, non immaginavo quanto la mia vita potesse precipitare in basso, ma se proprio doveva, quello era di certo il posto più stimolante.

Ted Simon
L'EREDITÀ DI JUPITER
Elliot Edizioni

Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso i link pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie.





SOLI IN AFRICA, io e la mia Vespa.

.
Stefano Medvedich
SOLI IN AFRICA, io e la mia Vespa.
(Anxa News)

Con l'uscita del numero 61 (gen/feb 2013) del bimestrale Anxa News, si è conclusa la lunga serie di articoli a firma di Stefano Medvedich, nei quali l'autore ha raccontato le peripezie della sua incredibile avventura in Vespa. Un lungo viaggio anche per chi ha seguito il suo racconto dalle pagine della rivista, la pubblicazione del primo articolo risale infatti al n. 33 (mag/giu 2008), un racconto che appassiona fin dalle prime righe:

"Forse un giorno mi accadrà di ripensare a questo viaggio con nostalgia; chissà, forse mi verrà la voglia di rifarlo, ma ora sono stanco e provato e voglio tornare a casa".
Questo pensavo a Bukavu, nella provincia orientale della Repubblica Democratica del Congo, la sera del 22 settembre 2007 nel cortile della missione dei Padri Saveriani dove,seduto sul bordo di un'aiuola, fumavo una sigaretta in solitudine. Un pianto sommesso accompagnava i miei pensieri e nelle lacrime si scioglievano la tensione e la fatica accumulate nel corso di un viaggio durato sette lunghi mesi..."

Come in un romanzo d'appendice d'altri tempi il racconto dettagliato, complice i tempi dilatati della sua pubblicazione, trasmette al lettore l'infinita pazienza necessaria ad affrontare, senza perdere il controllo e la fiducia in se stessi, le tribolazioni che la burocrazia e la diffusa corruzione che incontra chi si trova a viaggiare in solitudine nelle zone più remote del Continente Nero. Stefano Medvedich, forte anche dell'esperienza di viaggi precedenti, ha la sicurezza e l'arroganza per tenere spesso testa, in un sottile gioco di bluff, al funzionario di turno, che inventa complicazioni col solo scopo di estorcere denaro a chi si trova sul suo cammino. "Contrattempi" che farebbero tremare le vene dei polsi anche al viaggiatore più navigato.
Medvedich non si fa mancare nulla: fame, fatica, zanzare, malattie, scomodità, deviazioni di percorso su strade che definire impossibili non è abbastanza, e le foto pubblicate a corredo dei vari articoli sono eloquenti. Un viaggio che ha tutte le caratteristiche di un pellegrinaggio d'altri tempi.
Ma non ci sono toni eroici nel suo racconto. L'autore riporta la cronaca fedele e puntigliosa dei vari ostacoli incontrati giorno per giorno, di come gli stessi sono stati superati, e li racconta con il distacco del cronista che non giudica gli avvenimenti ma si limita a narrare i fatti, lasciando che sia il lettore a trarre conclusioni e a giudicare.

Tutti gli articoli sono disponibili online nell'archivio del sito Web del bimestrale Anxa News (link)

Ho raccolto in un unico documento PDF tutti gli articoli in ordine di pubblicazione. Ne è uscito una sorta di libro che a buon diritto entra tra i titoli di narrativa di viaggio presenti in "Chilometri di Parole in Vespa", con la speranza che questo diario di bordo possa presto diventare un libro vero e proprio.


Buona lettura!

AGGIORNAMENTO: si è concretizzato l'auspicio di KmPV e il racconto del lungo viaggio nell'Africa Nera di Stefano Medvedich è diventato un vero libro! Per tutte le info a riguardo CLICCA QUI

Per contribuire al mantenimento di questo Weblog acquistate i vostri libri dal sito della LIBRERIA UNIVERSITARIA passando da questo link o dagli altri pubblicati in altre pagine.

Vespamente vostro

Alberto Bortoluzzi
VESPAMENTE VOSTRO
Alberto Bortoluzzi Editore

Un diario di viaggio semplice e genuino. Nulla di più ma, soprattutto, nulla di meno: anzi.
C'è tutto il pacato entusiasmo di un cinquantenne che si guarda indietro, ma giusto un attimo, e decide che è giunto il momento di partire, finalmente, da solo con la sua Vespa a zonzo per l'Italia.
Un viaggio che fa dell'improvvisazione e dell'imprevisto il suo punto di forza, con la determinazione che cresce giorno dopo giorno grazie al superamento delle inevitabili piccole difficoltà quotidiane. Un viaggio scandito da tappe a volte improbabili, decise dalla simpatia che ispira il nome di una località, e dal desiderio di incontrare persone e cose, come la sosta a Fucecchio per vedere con i suoi occhi la "Olivetti lettera 22", la leggendaria macchina da scrivere che fu di Indro Montanelli, oggi esposta nella sua casa museo.
Viaggiare per l'autore è vedere con i suoi occhi e fotografare, perché Alberto Bortoluzzi, ancor prima che viaggiatore e scrittore è un apprezzato fotografo che vanta illustri collaborazioni. Diversi gli scatti che impreziosiscono questo piccolo volume, foto mai banali che danno al viaggio uno spessore ben maggiore di quello di una semplice vacanza.

Alla presentazione del volume Bortoluzzi racconta di se, della sua vecchia Vespa, un PX messo in pensione anticipata nel timore del fermo dei veicoli inquinanti a favore di una moderna Vespa 4 tempi. Racconta anche del suo incontro, anni fa, con Giorgio Bettinelli. Bortoluzzi lo va a trovare nel periodo in cui Bettinelli, dopo il viaggio da Roma a Saigon, è in Italia per organizzare il suo giro del mondo. Un incontro che Bortoluzzi ricorda con simpatia, tanto che oggi, ad anni di distanza, è proprio alla memoria di Bettinelli che dedica questo suo libro.

INCIPIT
"Quante volte avevo sognato un viaggio "On the road" in moto, ma, per un motivo o per un altro, avevo sempre rimandato. Nel frattempo avevo passato i cinquant'anni e, di colpo, mi ero reso conto di non aver più tempo da perdere: o adesso o mai più. Senza voler compiere chissà quale impresa, avrei potuto fare un giro per l'Italia in Vespa".


 Alberto Bortoluzzi
VESPAMENTE VOSTRO
Alberto Bortoluzzi Editore


Questo libro, editato in proprio è sprovvisto di codificazione ISBN ed è possibile acquistarlo direttamente dall'autore scrivendo all'indirizzo info@albertobortoluzzi.com

Per contribuire al mantenimento di questo Weblog acquistate i vostri libri dal sito della LIBRERIA UNIVERSITARIA passando da questo link o dagli altri pubblicati in altre pagine.



Quelli delle Vespa truccate.





Andrea Pinasco
QUELLI DELLE VESPA TRUCCATE
Edito in proprio da www.pinascostore.com

Sfogliando le opere letterarie raccolte in questo Weblog si scopre come un prodotto industriale di grande successo, lo scooter Vespa prodotto dalla Piaggio, abbia finito per andare ben oltre questo suo ruolo di bene di consumo per diventare icona di stile e musa ispiratrice di tante belle pagine. Pagine di viaggiatori, ma non solo, come scopriamo grazie al libro di Andrea Pinasco. La Vespa, prodotto tecnologico unico nel suo genere, ha ispirato anche generazioni di meccanici, spesso improvvisati, che in Pinasco trovarono il loro vate dando corso ad una storia che oggi lui stesso narra in questo suo “Quelli delle Vespa truccate”.

C’è tanta tecnica motoristica in queste pagine, e non poteva essere altrimenti. Pinasco nel mondo dei motori è a tutt’oggi sinonimo di elaborazione. La cosa davvero preziosa di questo libro è scoprire come sia diventata, prima un’occupazione e poi un’azienda di grande successo, la passione di un ragazzo che si ingegnava per spremere più cavalli possibile dal piccolo motore a due tempi della sua Vespa. Il giovane Pinasco, artigiano meccanico autodidatta, si inventò uomo di marketing, imparando a sfruttare al meglio le possibilità di comunicazione della sua epoca, inventando di fatto il prodotto che ci voleva per un mercato che fino a quel momento non esisteva: l’elaborazione dei motori di serie delle Vespa. Soluzioni ingegnose, semplici solo in apparenza, fornite in “gruppi” (che oggi chiameremmo “kit”) in cui c’era tutto l’occorrente pronto al montaggio. Un prodotto che si ordinava per posta e si pagava direttamente al postino in contrassegno. Nel campo dell'elaborazione motoristica l’innovazione tecnologica e di fruibilità della stessa portata da Pinasco è in qualche modo paragonabile all’opera di Steve Jobs nel campo della comunicazione e dell’informatica. C’è da chiedersi dove sarebbe potuto arrivare Pinasco disponendo dei potenti mezzi dell’e-commerce moderno.
Il successo di questo marchio continua a tutt’oggi, indifferente, proprio come le tradizionali Vespa a due tempi, all’evoluzione della tecnologia. Il cambiamento di usi e costumi delle nuove generazioni ha comunque segnato in un certo senso la fine dell’epoca d’oro dei meccanici-truccatori fai da te, ed è lo stesso Pinasco ad ammetterlo:

“(...) nei primi anni ’90 il mercato globale raggiunge e supera un milione di dispositivi venduti all’anno e il mercato tiene per quasi tutto il decennio. Poi inizia la discesa, le nuove generazioni cominciano ad essere attratte più da Internet che dalle chiavi inglesi.”

Pinasco è più uomo d’officina che di penna. La storia che ci racconta è affascinante, diversi gli aneddoti curiosi, che vengono però solo accennati e non approfonditi come sarebbe stato di certo più gustoso per il lettore. A compensare ci sono però le foto e le riproduzioni delle pagine dei giornali dell’epoca, a documentare il racconto di un successo aziendale e sportivo. Un libro da leggere per scoprire che una Vespa elaborata è qualcosa di ben diverso dal fastidioso fracasso di uno scooter dalla marmitta aperta che corre fumando nella notte. C’è molto di più: c’è la passione di un ragazzo che ha saputo contagiare la sua generazione e quelle che sono venute dopo di lui.

Andrea Pinasco firma copie del
libro in occasione di EICMA 2012
Incipit.
“Prima di tutto non sapevo che non potevo! Così come il calabrone vola perché non sa quello che gli scienziati hanno stabilito e cioè che la portanza delle sue ali non è compatibile con la sua massa, io a 17 anni non sapevo che con il mio diploma di terza media, senza esperienza di officina ne di amministrazione d’azienda potevo inventare un mercato, ma per rendere bene l’idea nel suo insieme devo partire da molto più lontano.”

Andrea Pinasco: il calabrone che fece volare le Vespa!

Andrea Pinasco
QUELLI DELLE VESPA TRUCCATE
Edito in proprio da www.pinascostore.com

Questo libro editato in proprio è sprovvisto di codificazione ISBN ed è possibile acquistarlo direttamente dal sito Pinasco-Store.
Per contribuire al mantenimento di questo Weblog acquistate i vostri libri dal sito della LIBRERIA UNIVERSITARIA passando da questo link o dagli altri pubblicati in altre pagine.

Contatti: SCRIVIMI UNA MAIL!

Sei autore di un Vespa-libro, oppure sei un editore e ne hai pubblicato uno? Manda una mail e ti darò istruzioni per l'invio di una copia saggio. Scrivi a: lorenzo205@libero.it