Un nuovo capitolo delle avventure di Bacci pagano, il detective che si muove per i caruggi di Genova in sella alla sua Vespa colore amaranto, ovvero il protagonista dei romanzi di Bruno Morchio."Rossoamaro" di Bruno Morchio
Un nuovo capitolo delle avventure di Bacci pagano, il detective che si muove per i caruggi di Genova in sella alla sua Vespa colore amaranto, ovvero il protagonista dei romanzi di Bruno Morchio.Enrico's Vespa

Confesso che non ho ancora avuto modo di procurarmi una copia di questo volume che, per il momento, ho potuto soltanto sfogliare. Un libro che comunque non necessita di una lettura approfondita per poterne apprezzare l'originalità e la fattura.
Se negli anni '50 la Piaggio avesse pubblicato un libro per bambini, sarebbe stato proprio come Enrico's Vespa ("la Vespa di Enrico"). Infatti i disegni del libro sono di Elena Pongiglione, che fu capo disegnatrice pubblicitaria di quasi tutte le parti grafiche pubblicate dalla Piaggio negli anni '50 e '60 - fino a quando non si passò dai disegni alle fotografie. Nel bel mezzo dell'era di Internet, mezzo secolo dopo la grande produzione grafica della Piaggio, esce ora questo libro per bambini. "Enrico" è un bambino di sei anni che sogna di viaggiare per l'Europa a bordo della Vespa del suo papà insieme alla sua sorellina Elena, all'orsacchiotto Jo-Jo, al gatto Minou e al cane Bau-Bau. Questo libro è un divertimento per tutta la famiglia, garantito anche dal gioco a dadi e dal piccolo bricolage a fine del libro.gli... "APEnauti"
Gli "APEnauti" sono i protagonisti di questo aggiornamento. Non poteva essere altrimenti dato che proprio quest'anno cade il 60° compleanno del triciclo a motore italiano più famoso del mondo, l'Ape Car.Sulle ali di un APE
Sulle ali di un Apedi Paolo Brovelli
Credo bastino queste poche righe tratte da una delle prime pagine di "Sulle ali di un Ape" a dare un’idea della straordinaria avventura vissuta dall’autore e dal suo compagno di viaggio, Giorgio Martino nel corso della loro EurAsia Expedition 1998. La conferma di questa straordinarietà è nei numeri di questo viaggio:
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"212 giorni, 25.001 chilometri, 19 Paesi (9 europei e 10 asiatici), 6 deserti, 5 valichi oltre i 3000 metri, 4 oltre i 4000, (...) 278 pagine di appunti dopo la partenza dalla Torre di Belem all’agognata meta." Quello di Brovelli e Martino è un viaggio di ricerca, compiuto tra l’aprile e il novembre del 1998. La partenza è da Lisbona, all’estremo ovest del Vecchio Continente, e poi via, fino a Trieste, dove si conclude l’antipasto del lungo cammino. Il viaggio vero alla volta dell’est inizia da li, attraverso i Balcani, usciti solo da poco dal tunnel della guerra, ed è una preziosa testimonianza di quel periodo. Lasciata l’Europa ecco la Turchia, il Medio Oriente e poi l’Eurasia, fino alla Cina. Un crescendo di difficoltà che è sempre più coinvolgente, come solo può esserlo un viaggio lungo sette mesi:
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ritmo lento imposto dall’Ape, che annulla le distanze e da chilometriche le fa temporali. Da Lisbona a Pechino, dall’Occidente all’Estremo Oriente, non ci sono qualche migliaio di chilometri che potrebbero essere coperti in una decina di ore di volo, ma sette mesi di cammino. Quindi il viaggio di otto anni prima potrebbe essere stato fatto ieri, domani, così come secoli fa, a un’andatura solo di poco più veloce di quella che poteva avere un carro. Ma lo spirito del viaggiatore rimane quello di allora, instancabile e insaziabile::
Paolo Brovelli
SULLE ALI DI UN APE
Casa Editrice Corbaccio
Questo libro di Paolo Brovelli è presente nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA
Se mi piace non torno più

Dall'introduzione del volume:
In viaggio con Eistein
Definire quello di Graziano Gatti un viaggio forse può sembrare eccessivo. Di certo l'autore ha saputo cogliere lo spirito dei grandi viaggiatori, con in più il grande merito di essere riuscito a declinarlo a una dimensione adatta a quelle che erano le sue necessità e opportunità. Ecco quindi quella che poteva essere una banale vacanza di qualche settimana che si trasforma, senza tante pretese ma con nobili intenti, in viaggio vero.La scelta di un'APE come mezzo di trasporto è la logica conseguenza della ricerca di un veicolo "simil-lento che ci desse la possibilità di ammirare con calma quanto avevamo visto spesso filarci davanti agli occhi come un fotogramma subliminale, e contemporaneamente fosse libero da binari o percorsi prestabiliti a priori (...). In pratica, come mi disse un giornalista mesi dopo, dopo lo slow food nasceva lo slow travel."
Un viaggio/vacanza che inizia con la ricerca dell'APE e si snoda poi sulle strade di un'Italia minore alla volta di località più o meno prestigiose. Il racconto nelle pagine di "In viaggio con Einstein" è fresco e immediato come i suoi protagonisti: l'autore, la sua compagna e il fido Einstein, un simpatico cagnolino meticcio nel ruolo di macotte del viaggio, tanto da meritarsi la citazione nel titolo del libro.
I "nobili intenti" a cui si fa riferimento nell'introduzione di questa pagina sono dovuti alla scelta dell'autore di devolvere tutto il ricavato della vendita di questo libro in beneficenza, all'associazione Onlus Sol.Ter.Via.
Graziano Gatti
L'Artistica Editrice
Questo libro è presente nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA
Buona strada Giorgio, viaggia in pace
"i am really sad and feeling sorry that giorgio is far away from us, bird is free he is travelling in another world, cold, Giorgio wanted to write the Tibet book, he could not make itbecause he needs long sleep. I don’t know what can i do for him to finish his dream, his words and his love to us…”
Mi sono fatto promotore di un'iniziativa volta a rendere omaggio a Giorgio Bettinelli, con una petizione online per chiedere all'amministrazione comunale di Crema, sua città natale, la titolazione di una strada a suo nome. Una strada in memoria dell'uomo che in sella alle sue Vespa ha percorso le strade di tutto il pianeta. Invito chiunque condivida questa iniziativa non solo ad aderirvi ma anche a diffonderla.Questo video è l'omaggio di Haero per Giorgio Bettinelli.
La Cina in Vespa
Quest'ultimo libro di Giorgio Bettinelli piacerà a quanti hanno apprezzato i suoi libri precedenti? Certo è che questo "La Cina in Vespa" è un libro molto differente da tutti quelli che lo hanno preceduto.
"(...) chi spende sedici anni di vita viaggiando, essendo comunque aperto come una veranda incontro a quello che lo circonda, per forza di cose deve essere concentrato anche sulla sua vita, perché quello che ha intorno non è nient'altro che la sua vita; (...). Si potrebbe tacere, questo sì; o parlare d'altro senza mettere l'anima in piazza, registrando solo quello che vedono gli occhi e che la mente cerca di sapere studiando e guardandosi intorno. Ma il silenzio e l'autocensura competono poco a chi scrive libri sulla sua vita in viaggio, con la sincerità di una persona sincera. O di un mentecatto."
Per chi come Bettinelli è in viaggio da tanti anni il viaggio non è più un episodio da raccontare ma è la sua stessa vita che si fa romanzo, con i malumori, gli amori e gli umori, tale è la cruda sincera schiettezza con cui si racconta. Scorrendo le pagine del racconto di questo "All China tour" si monta in sella, seduti come sempre dietro all'autore, ma questo viaggio ha un ritmo diverso dai precedenti. C'è tempo per conoscere una Cina inaspettata e sorprendente che non è solo quella che si incontra lungo il cammino, ma anche quella della sua storia millenaria, della sua lingua complicata, delle tante etnie che danno origine alla sua popolazione. Una storia, una lingua e una popolazione che per essere descritti a dovere necessitano di tanti (troppi?) approfondimenti e cenni storici che, a volte, finiscono per appesantire il ritmo narrativo.
Il Bettinelli del '92 è molto diverso da quello che nel febbraio 2004 approda in Cina e la sceglie come luogo in cui mettere su casa sulla sponda del Mekong. Ancora differente è il Bettinelli che nel novembre 2007, dopo diciotto mesi e 39.000 chilometri di Cina, parcheggia sotto casa la sua Granturismo "di un colore vintage-pallido-simillattuga da intenerire il cuore". Pur appezzando le qualità dell'ultimo modello di casa Piaggio solo sporadicamente la chiama Vespa, quasi volesse riservare quel nome al glorioso PX, mitico modello di Vespa che nei viaggi precedenti l'ha accompagnato in giro per il mondo.
Viaggiare e scrivere del mondo saranno ancora la sua vita, non potrebbe essere altrimenti. C'è da ultimare e mandare in stampa l'ultimo capitolo della Worldwide Odissey (dopo "Brum brum" e "Rhapsody in black"). C'è da continuare l'esplorazione della galassia cinese tornando nel pianeta Tibet e provare poi a raccontarlo in un libro, magari proprio come si è ripromesso: "(...) di tornare tra le tulou degli hakka un giorno o l'altro, e magari fermarmi lì due o tre mesi a scrivere un libro, a fumare calumet della pace e a dormire sonni tranquilli (...)"
Di certo nel suo presente oggi c'è una moglie dagli occhi a mandorla e in un futuro prossimo, nelle sue speranze, un figlio:
"E io adesso, dopo tanta inutilità o pienezza e tanti chilometri a vuoto o a pieno, sono davvero pronto per iniziare con lei uno dei più grandi viaggi che la vita abbia in serbo per chiunque, magari un altro China Tour o Worldwide Tour, e magari in automobile, questa volta, così Hermes Bettinelli, benché di pochi mesi o di pochi anni soltanto, potrà venire con noi senza avere freddo quando riposa sul sedile posteriore. (...) O magari ancora in Vespa, con Ya Pei e Hermes che di quando in quando possano venire a trovarmi (...)".
Giorgi Bettinelli
La Cina in Vespa
Casa Editrice Feltrinelli
Collana Traveller
Questo volume è reperibile nel catalogo on-line della Libreria Universitaria
In questo suo ultimo viaggio, grazie al Web e grazie ai blog, Bettinelli ha potuto comunicare con i suoi lettori e tra questi il sottoscritto. Trovarmi oggi citato tra quanti l'autore ha scelto di ringraziare alla fine de "La Cina in Vespa" è stata una sorpresa inaspettata, segno della sua attenzione e della sua sensibilità. E poco importa se il mio "nick" si perde in fondo a una pagina e mezza fitta di nomi, confuso tra quelli di illustri sconosciuti e personaggi celebri del presente e del passato (di cui nessuno, comunque, è citato a vanvera).
La Cina in "Vespa"
Indagando per Genova su un PX color amaranto
In quest'ultimo aggiornamento di "Chilometri di parole in Vespa" una doppia recensione per il medesimo autore: Bruno Morchio. Lo scrittore genovese è il creatore del personaggio di Bacci Pagano, detective privato che, ovviamente, si muove in Vespa.i libri della saga di Enrico Radeschi in sella al Giallone firmati da Paolo Roversi
L'UOMO DELLA PIANURA
ALLE PORTE DELLA NOTTE
L'INNOCENZA DELL'IGUANA
CARTOLINE DALLA FINE DEL MONDO
IL PREGIUDIZIO DELLA SOPRAVVIVENZA
LA MARCIA DI RADESCHI
L'EKEGANZA DEL KILLER
GLI AGENTI SEGRETI NON PIANGONO
L'OMBRA DELLA SOLITUDINE
