Nuove pagine vespistiche

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Il 2013 si è chiuso con la pubblicazioni di nuove pagine vespistiche di viaggio. Due nuovi libri che segnano il ritorno di due autori/viaggiatori di cui abbiamo già letto e di cui, molto probabilmente, torneremo a leggere in futuro.

Giorgio Serafino torna in libreria con PARADISO DI POLVERE (Ed. Mursia), il racconto del viaggio in Thailandia, Laos e Cambogia, sempre in sella al fido "Generale Lee" e sempre in compagnia di sua moglie Giuliana. Un viaggio affascinante che regala pagine cariche di mistica poesia.
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Torna anche Alberto Bortoluzzi, che da alle stampe CONCERTO PER VESPA E ASFALTO, il suo nuovo libro in cui racconta con disincanto il suo vagabondare per l'Europa in sella alla sua Vespa, una vacanza in compagnia di se stesso ricca di aneddoti e di splendide immagini colte dal suo occhio di esperto fotografo.
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Paradiso di polvere

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Giorgio Serafino
PARADISO DI POLVERE
Mursia

IL "Generale Lee" è l'arma pericolosissima (chi frequenta abitualmente questo Weblog può immaginarne il motivo...) che ha operato la trasformazione di Giorgio e di sua moglie Giuliana, da tranquilli coniugi che adorano viaggiare, a temeraria coppia di insaziabili serial traveller che oggi non riesce più a fermarsi. L'esperienza lungo la Route 66 raccontata nel libro "L'America in Vespa" non è stato quindi l'episodio casuale di un sogno ben riuscito, ma bensì l'inizio di una nuova fase della loro esistenza. Dopo il viaggio negli USA, che per tanti sarebbe il viaggio della vita da ricordare e raccontare un giorno lontano ai nipotini, con la loro Vespa e poco altro come bagaglio al seguito hanno cominciato a rimbalzare da un continente all'altro (Africa, Asia e in questi primi giorni del 2014 in Sud America), alla costante ricerca di nuove strade, senza per ora riuscire a placare la loro fame di mondi nuovi.
il "Generale Lee"
courtesy of terraeasfalto.it

L'appetito vien viaggiando.
Con "Paradiso di polvere" i coniugi Serafino tornano sugli scaffali delle librerie per raccontarci la loro esperienza attraverso Thailandia, Laos e Cambogia, paesi che agli occhi di un occidentale hanno il fascino di un altro pianeta. Quindi qualcosa di totalmente diverso dal viaggio negli USA ma per certi versi ancora più coinvolgente.
Giorgio Bettinelli, che la sapeva lunga ed i paesi del mondo li aveva viaggiati tutti, non ha mai fatto mistero che le strade che attraversano il cuore del cosiddetto Triangolo d'Oro offrono al viaggiatore gli scenari più belli attraverso cui sia possibile muoversi via terra.

Il racconto di Giorgio e Giuliana in sella al fido Generale inizia che il viaggio è già cominciato, lasciando insoddisfatta in chi legge e sogna di emularli la curiosità sulla logistica che sta dietro questo tipo di imprese. In questo nuovo libro il racconto della cronaca spicciola di viaggio passa in secondo piano ed è sopraffatto dai risvolti poetici, a tratti quasi mistici.

"...un minuto diventa una vita intera e una vita intera non è che un solo minuto, quel minuto che ora cerco di legare con le catene più forti mai forgiate dall'uomo. Ma le catene più forti quassù diventano polvere di stelle a un semplice alito di vento".

Giorgio & Giuliana
courtesy of terraeasfalto.it
In America a colpirli era stato il pragmatismo dell'ospitalità a stelle e strisce. In questo viaggio invece scopriamo Giorgio sprofondato nella mistica serenità di un asceta in Vespa, sempre meditativo di fronte alle meraviglie che incontra lungo il cammino.

"Vorrei entrare più in profondità, fin dentro i meandri della carne antica, fino agli inizi, per scoprire se riesco a capire, se riesco a vedere la verità e comprenderla, voglio trovare i pezzi dell'anima persi chissà dove e ricomporli".

Questo alone di misticismo accompagna tutto il viaggio e si riflette nel racconto, chilometro dopo chilometro, pagina dopo pagina, alternandosi agli aneddoti della serie "ma chi me l'ha fatto fare!" tipici dei viaggi esotici. Dalla difficoltà di reperire alimenti appetibili al palato di un occidentale, alle battaglie sempre perse con insetti volanti e striscianti, alloggiando in ricoveri dove pulizia ed igiene hanno standard per i più inconcepibili. Chi ha già letto le loro avventure statunitensi non ha potuto che affezionarsi a questa coppia che incarna il sogno di scoperta e libertà che abbiamo in tanti. Questo nuovo capitolo delle loro avventure non potrà che rafforzare questo sentimento di sana invidia, con l'augurio che a Giorgio e Giuliana non passi la voglia di condividere sulle pagine di un libro le loro emozioni, e poter così leggere in un prossimo futuro anche le avventure del Generale in Africa, in India e in Sud America... con la certezza che nel frattempo nuovi continenti scorreranno sotto le piccole ruote della loro Vespa!

INCIPIT
"Scappo perché voglio vedere quello che succede. Perché certe notti devono essere tanto lunghe? E io ho bisogno di sole, ho bisogno di luce. Ehi, sole, dove hai dormito stanotte? Chissà dove andrò a dormire stanotte! Spero che sia un posto vero, dove i sogni fluttuano nell'aria come teli colorati in un monastero nella giungla".


Giorgio Serafino
PARADISO DI POLVERE
Mursia

Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso i link pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie!

Concerto per Vespa e asfalto

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Alberto Bortoluzzi
CONCERTO PER VESPA E ASFALTO
A.Bortoluzzi Editore

Ad un anno di distanza dalla pubblicazione del suo primo libro, ("Vespamente vostro", nel quale aveva raccontato del suo giro in Vespa attraverso l'Italia), Alberto Bortoluzzi torna per proporre il resoconto dell'esperienza di viaggio che durante l'estate l'ha visto di nuovo in sella alla sua Vespa, questa volta lungo le strade d'Europa.

Non si pensi di trovare chissà quali avventure in queste nuove pagine di Alberto Bortoluzzi, ma il bello del suo modo di viaggiare e di raccontarsi sta proprio nella schietta sincerità del racconto, che sfugge i toni eroici del cavaliere solitario senza nascondere nulla delle "banalità" di una vacanza in compagnia di se stesso. Viaggiare da soli apre il cuore e la mente: allo spirito acuto di Bortoluzzi non sfugge nulla, rivelando al lettore le tante meraviglie, piccole e grandi, che hanno contrassegnato le tappe del suo cammino.

La simpatia di questo libro è da cercare nell'immediata identificazione che il lettore prova nei confronti dell'autore. I problemi sono quelli di chiunque abbia provato a cimentarsi in solitudine in questo genere di imprese. Dal confrontarsi con la propria famiglia - che spesso non comprende fino in fondo questa brama di vagabondaggio - agli intoppi spiccioli di viaggio: la manutenzione dello scooter che fa i capricci, l'esigenza di trovare alloggio restando rigorosamente nell'esiguo budget auto imposto. Questa ristrettezza diventa la chiave che apre le porte - non solo metaforicamente - verso luoghi in cui diversamente non si andrebbe a cercare ricovero. Luoghi in cui molto spesso l'approssimazione della sistemazione, a cui Bortoluzzi riesce sempre ad adattarsi traendone anche divertimento, è compensata dalla piacevole scoperta dei personaggi che li animano, vuoi che siano ospiti o padroni di casa.

Il suo occhio di fotografo è attento a cogliere dettagli e sfumature invisibili al viaggiatore distratto. E' così che delle alghe arenate sulla battigia a causa della bassa marea, esaltate dall'obbiettivo di Bortoluzzi diventano immagini affascinanti, al punto di sembrare un'opera d'arte astratta. Sono tante e belle le fotografie che accompagnano il racconto. In questa sua impresa l'autore ha documentato il suo cammino anche con riprese video, che montate insieme alle foto pubblicate nelle pagine del libro sono diventate un documentario davvero godibile, proiettato in anteprima a Varese, in occasione della presentazione del volume.

INCIPIT
L'inverno è lungo e piovoso, sembra quasi voglia mettermi alla prova per vedere se sono realmente convinto di partire. Nel frattempo ho pianificato nel dettaglio l'itinerario, progettando tappe decisamente più corte rispetto allo scorso anno. Voglio prendermela più comoda e dedicare più tempo al turismo.

Alberto Bortoluzzi
CONCERTO PER VESPA E ASFALTO
A.Bortoluzzi Editore
128 pag. / 13,5 x 20 cm / foto a colori

Questo libro, editato in proprio è sprovvisto di codificazione ISBN ed è possibile acquistarlo direttamente dall'autore scrivendo all'indirizzo info@albertobortoluzzi.com
Per contribuire al mantenimento di questo Weblog acquistate i vostri libri dal sito della LIBRERIA UNIVERSITARIA passando da questo link o dagli altri pubblicati in altre pagine.

in Vespa a Capo Nord

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Filippo Logli
IN VESPA A CAPO NORD
Edizioni ÉXÒRMA

"Ho imparato a giostrarmi tra il cambio al manubrio, il freno a pedale la miscela di benzina e olio da versare nel serbatoio. L'ultimo scooter che ho guidato, anni fa, era completamene automatico: bastava premere un bottone, accelerare, frenare, punto. Ora mi rendo conto di cavalcare qualcosa di più di un semplice motorino. Questo è un pezzo di storia, è un'opera meccanica. Trasmette tutte le emozioni di chi l'ha progettata meticolosamente, di chi l'ha costruita con dedizione e dei milioni di persone che l'anno sognata, guidata e amata".

Imbattermi in righe come queste già a pagina 13 è stato illuminante: quanto ha fatto e scritto Filippo Logli è un qualcosa, nella sua normalità, destinato a non passare inosservato. Quanto hanno fatto lui e Alessandro Pierini, suo compagno d'avventura e autore delle foto pubblicate nel volume, è si un'impresa, ma non sono stati i primi e di certo non saranno gli ultimi a puntare il manubrio di una Vespa verso il Circolo Polare. A fare la differenza dai tanti è l'arte di saper condividere la propria esperienza, e in questo Filippo si dimostra un vero fuoriclasse, tanto da cominciare a contagiare il prossimo con il suo entusiasmo ancora prima di mettersi in strada. Un entusiasmo tanto contagioso da riuscire nell'impresa, tentata da molti e riuscita quasi a nessuno, di avere l'appoggio ufficiale della Piaggio, con tutte le benefiche conseguenze che, a cascata, ne deriveranno.
Nelle pagine di questo "In Vespa a Capo Nord", ancor più che in tante altre di cui si parla in questo Weblog, la Vespa è vera protagonista, e con lei gli aspetti più caratteristici del mondo vespistico, quale l'associazionismo, ritagliando un ruolo non secondario al Vespa Club Pontedera ed ai soci che ne fanno parte, a cui Filippo si confida e si affida nella sua iniziazione di vespista. Un approccio umile alla Vespa e al viaggio in Vespa, per un racconto che non cade mai nella tentazione di toni epici che sarebbero fuori luogo nella descrizione di un viaggio che è una vacanza.
Ancora prima di partire e nei primi giorni di viaggio uno stillicidio di guai meccanici mettono subito alla prova la tempra dei viaggiatori. Una serie di inconvenienti che finiscono per arricchire la storia con i personaggi che di volta in volta li aiutano a trovare una soluzione. Guasti e riparazioni danno un piccolo valore aggiunto al libro, in una sorta di piccolo vademecum scritto tra le righe del racconto, utile a chi desiderasse mettersi in strada con una Vespa.
Il racconto del cammino verso Capo Nord si intreccia col ricordo di precedenti esperienze e dei mesi trascorsi in Sud America da Filippo, così come l'inaspettata crociera (con Vespa al seguito!) alla volta delle Isole Lofoten lo porta a ricordare la sua traversata oceanica in barca a vela.
Filippo parte quindi che è già un viaggiatore ricco delle molteplici esperienze vissute lontano da casa e per lungo tempo, ma torna arricchito dall'essere diventato vespista...

"La PX fila veloce nel vento che ci sospinge da dietro e alla guida mi sento un tutt'uno con essa. Dopo tutti questi chilometri la sento sempre più mia, ho imparato a percepire i piccoli segni che mi manda, a rispettarla. Va trattata con le cautele e le attenzioni che i suoi anni richiedono, ma è uno spirito forte, dai tratti gentili e dall'anima indomabile".

...e anche Alessandro non resta indifferente:

"La voglio anch'io una Vespa. Quando torno me ne compro una. D'epoca, eh!".

Se si vuol proprio fare una critica a Filippo è quella di aver forse lasciato un po' troppo a margine del racconto il suo compagno di viaggio. Qualche pagina scritta in prima persona da Alessandro avrebbe arricchito di un differente punto di vista la cronaca del viaggio.
La narrazione segue serrata le tappe del cammino, con buon ritmo, il "rischio" è quello di lasciarsi prendere dalla curiosità finendo per leggersi il libro tutto di un fiato.

Una nota a parte la merita anche il volume in quanto oggetto. La realizzazione tipografica denota l'attenzione dell'editore per la confezione del volume, rilegato, con la copertina morbida che nei risguardi ha le mappe del viaggio sempre a portata di mano. Mi piace sottolinearlo, oggi che si è portati a pensare che un libro possa anche essere soltanto un file di testo da scaricare sul proprio lettore. Parte dell'emozione della lettura sta anche nel maneggiare un volume di qualità.

INCIPIT
Non è un hobby, non è soltanto una passione. Viaggio perché non potrei fare altrimenti.


Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso i link pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie!

La trilogia di Jupiter

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Si completa la trilogia dei romanzi in cui Ted Simon ha narrato in successione il primo, il secondo giro del mondo in motocicletta e quello che ne è stata di conseguenza la sua vita.

"Chilometri di Parole in Vespa" fa poche eccezioni rispetto alla sua linea editoriale vocata alla catalogazione della "letteratura vespistica", ovvero pagine in cui protagonisti sono scooter con ruote da 8" o 10". Doveroso però dare spazio alle "ruote alte" per un personaggio del calibro motociclistico di Ted Simon e ai suoi libri che entrano a buon diritto a farne parte.




Per chiudere questa anteprima una piccola "chicca" di cui KmPV è davvero orgogliosa, un omaggio al grande Enzo Jannacci recentemente scomparso, co-autore di letteratura vespistica di un piccolo libricino uscito nel lontano 1993 nella collana "Millelire" (leggi tutto...)

Buone vespa-letture!

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