Vespamente vostro

Alberto Bortoluzzi
VESPAMENTE VOSTRO
Alberto Bortoluzzi Editore

Un diario di viaggio semplice e genuino. Nulla di più ma, soprattutto, nulla di meno: anzi.
C'è tutto il pacato entusiasmo di un cinquantenne che si guarda indietro, ma giusto un attimo, e decide che è giunto il momento di partire, finalmente, da solo con la sua Vespa a zonzo per l'Italia.
Un viaggio che fa dell'improvvisazione e dell'imprevisto il suo punto di forza, con la determinazione che cresce giorno dopo giorno grazie al superamento delle inevitabili piccole difficoltà quotidiane. Un viaggio scandito da tappe a volte improbabili, decise dalla simpatia che ispira il nome di una località, e dal desiderio di incontrare persone e cose, come la sosta a Fucecchio per vedere con i suoi occhi la "Olivetti lettera 22", la leggendaria macchina da scrivere che fu di Indro Montanelli, oggi esposta nella sua casa museo.
Viaggiare per l'autore è vedere con i suoi occhi e fotografare, perché Alberto Bortoluzzi, ancor prima che viaggiatore e scrittore è un apprezzato fotografo che vanta illustri collaborazioni. Diversi gli scatti che impreziosiscono questo piccolo volume, foto mai banali che danno al viaggio uno spessore ben maggiore di quello di una semplice vacanza.

Alla presentazione del volume Bortoluzzi racconta di se, della sua vecchia Vespa, un PX messo in pensione anticipata nel timore del fermo dei veicoli inquinanti a favore di una moderna Vespa 4 tempi. Racconta anche del suo incontro, anni fa, con Giorgio Bettinelli. Bortoluzzi lo va a trovare nel periodo in cui Bettinelli, dopo il viaggio da Roma a Saigon, è in Italia per organizzare il suo giro del mondo. Un incontro che Bortoluzzi ricorda con simpatia, tanto che oggi, ad anni di distanza, è proprio alla memoria di Bettinelli che dedica questo suo libro.

INCIPIT
"Quante volte avevo sognato un viaggio "On the road" in moto, ma, per un motivo o per un altro, avevo sempre rimandato. Nel frattempo avevo passato i cinquant'anni e, di colpo, mi ero reso conto di non aver più tempo da perdere: o adesso o mai più. Senza voler compiere chissà quale impresa, avrei potuto fare un giro per l'Italia in Vespa".


 Alberto Bortoluzzi
VESPAMENTE VOSTRO
Alberto Bortoluzzi Editore


Questo libro, editato in proprio è sprovvisto di codificazione ISBN ed è possibile acquistarlo direttamente dall'autore scrivendo all'indirizzo info@albertobortoluzzi.com

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Quelli delle Vespa truccate.





Andrea Pinasco
QUELLI DELLE VESPA TRUCCATE
Edito in proprio da www.pinascostore.com

Sfogliando le opere letterarie raccolte in questo Weblog si scopre come un prodotto industriale di grande successo, lo scooter Vespa prodotto dalla Piaggio, abbia finito per andare ben oltre questo suo ruolo di bene di consumo per diventare icona di stile e musa ispiratrice di tante belle pagine. Pagine di viaggiatori, ma non solo, come scopriamo grazie al libro di Andrea Pinasco. La Vespa, prodotto tecnologico unico nel suo genere, ha ispirato anche generazioni di meccanici, spesso improvvisati, che in Pinasco trovarono il loro vate dando corso ad una storia che oggi lui stesso narra in questo suo “Quelli delle Vespa truccate”.

C’è tanta tecnica motoristica in queste pagine, e non poteva essere altrimenti. Pinasco nel mondo dei motori è a tutt’oggi sinonimo di elaborazione. La cosa davvero preziosa di questo libro è scoprire come sia diventata, prima un’occupazione e poi un’azienda di grande successo, la passione di un ragazzo che si ingegnava per spremere più cavalli possibile dal piccolo motore a due tempi della sua Vespa. Il giovane Pinasco, artigiano meccanico autodidatta, si inventò uomo di marketing, imparando a sfruttare al meglio le possibilità di comunicazione della sua epoca, inventando di fatto il prodotto che ci voleva per un mercato che fino a quel momento non esisteva: l’elaborazione dei motori di serie delle Vespa. Soluzioni ingegnose, semplici solo in apparenza, fornite in “gruppi” (che oggi chiameremmo “kit”) in cui c’era tutto l’occorrente pronto al montaggio. Un prodotto che si ordinava per posta e si pagava direttamente al postino in contrassegno. Nel campo dell'elaborazione motoristica l’innovazione tecnologica e di fruibilità della stessa portata da Pinasco è in qualche modo paragonabile all’opera di Steve Jobs nel campo della comunicazione e dell’informatica. C’è da chiedersi dove sarebbe potuto arrivare Pinasco disponendo dei potenti mezzi dell’e-commerce moderno.
Il successo di questo marchio continua a tutt’oggi, indifferente, proprio come le tradizionali Vespa a due tempi, all’evoluzione della tecnologia. Il cambiamento di usi e costumi delle nuove generazioni ha comunque segnato in un certo senso la fine dell’epoca d’oro dei meccanici-truccatori fai da te, ed è lo stesso Pinasco ad ammetterlo:

“(...) nei primi anni ’90 il mercato globale raggiunge e supera un milione di dispositivi venduti all’anno e il mercato tiene per quasi tutto il decennio. Poi inizia la discesa, le nuove generazioni cominciano ad essere attratte più da Internet che dalle chiavi inglesi.”

Pinasco è più uomo d’officina che di penna. La storia che ci racconta è affascinante, diversi gli aneddoti curiosi, che vengono però solo accennati e non approfonditi come sarebbe stato di certo più gustoso per il lettore. A compensare ci sono però le foto e le riproduzioni delle pagine dei giornali dell’epoca, a documentare il racconto di un successo aziendale e sportivo. Un libro da leggere per scoprire che una Vespa elaborata è qualcosa di ben diverso dal fastidioso fracasso di uno scooter dalla marmitta aperta che corre fumando nella notte. C’è molto di più: c’è la passione di un ragazzo che ha saputo contagiare la sua generazione e quelle che sono venute dopo di lui.

Andrea Pinasco firma copie del
libro in occasione di EICMA 2012
Incipit.
“Prima di tutto non sapevo che non potevo! Così come il calabrone vola perché non sa quello che gli scienziati hanno stabilito e cioè che la portanza delle sue ali non è compatibile con la sua massa, io a 17 anni non sapevo che con il mio diploma di terza media, senza esperienza di officina ne di amministrazione d’azienda potevo inventare un mercato, ma per rendere bene l’idea nel suo insieme devo partire da molto più lontano.”

Andrea Pinasco: il calabrone che fece volare le Vespa!

Andrea Pinasco
QUELLI DELLE VESPA TRUCCATE
Edito in proprio da www.pinascostore.com

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Rosso Katmandu

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Enzo Gaiotto
ROSSO KATMANDU
Las Vegas Edizioni

Se qualcuno in cuor suo nutriva ancora dubbi a riguardo della realtà rappresentata dalla narrativa vespistica quale vero e proprio genere letterario, con Rosso Katmandu di Enzo Gaiotto può mettersi il cuore in pace, accomodarsi in poltrona e godere delle sue pagine. Non è la prima volta che si legge di una Vespa battezzata con un suo nome proprio (il “Giallone” di Paolo Roversi e il “Generale Lee” di Giorgio Serafino, per citare le prime che mi vengono in mente), ma è la prima volta che una Vespa è tra i protagonisti di un volume con “nome e cognome”, Rosso Katmandu appunto. La vicenda ci svolge all’inizio degli anni ‘80 anche se la descrizione di ambienti e situazioni, forse per il garbo della narrazione, da la sensazione di essere riportati ai decenni precedenti. I luoghi sono quelli della provincia toscana, la Garfagnana e i dintorni di Pontedera, operosa cittadina sede della Piaggio, dove la Vespa è nata ed è prodotta a tutt’oggi. Lisiana è la protagonista femminile del racconto, in paese la definiscono “la più bella della Garfagnana”, promessa sposa di Manfredo, emigrato in Germania. A mettere scompiglio nel cuore di Lisiana  arriva Antonio, portalettere trasferito d’ufficio per motivi disciplinari, che in sella alla sua Vespa TS 125 Rosso Katmandu (dalla denominazione scelta da Piaggio per quella tonalità di rosso) consegna la corrispondenza nei piccoli Comuni della Valdera. Quella di Antonio nei confronti di Lisiana è più di un’infatuazione, è un chiodo fisso che arriva a fargli dimenticare i principi deontologici della sua professione spingendo sempre più in la l’asticella della sua invadenza. Tutto gli sembra lecito pur di riuscire a far breccia nel cuore della bella Lisiana. A complicare ad Antonio un già difficile corteggiamento è l’attenzione a lui riservata da altre femmine, più leste di Lisiana nell’apprezzare l’aitante portalettere.
Un racconto solare velato d’un tratto delle ombre e dei sospetti per un inspiegabile delitto che viene a turbare la quiete della pacifica comunità. Tutti i protagonisti sono ben tratteggiati, efficaci e convincenti, così come i personaggi di contorno che danno colore e carattere alla vicenda e fanno scorrere la lettura, piacevole come una passeggiata in Vespa per la campagna toscana.
La Vespa è una costante nello svolgersi del racconto, Antonio si confida con lei durante il suo girovagarne in sella per la consegna della corrispondenza. La Vespa Rosso Katmandu diventa così sua complice, muta testimone di fatti e misfatti, dalle prime pagine del romanzo fino al sorprendente epilogo della vicenda.

Questo romanzo è impreziosito da una sua colonna sonora d'autore: Lisiana ed Antonio scoprono di avere una comune passione per Gino Paoli. Alcune tra le più celebri canzoni del cantautore genovese vengono citate nel racconto, come i primi versi della bellissima "Me in tutto il mondo", nella prima pagina del volume.


Non poteva mancare la celeberrima "Il cielo in una stanza":



L’incipit.
Antonio non riusciva a prendere sonno e si girava e rigirava in quel letto non suo che cigolava a ogni sospiro. Con la testa affondata nel cuscino troppo soffice e voluminoso, cercava di tenere gli occhi chiusi per non scorgere l’estraneità di quella camera d’affitto, rischiarata dalla luce che filtrava dalle stecche della persiana.

Enzo Gaiotto
ROSSO KATMANDU
Las Vegas Edizioni

Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso i link pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie.

Pazzo incosciente

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PAZZO INCOSCIENTE
Luca Guerini
CLD Libri

Mezza Europa girata a bordo della sua Vespa. Gli aneddoti, gli amici, i ricordi di una passione che l’ha spinto fino a mete impensabili.
Luca Guerrini, appassionato vespista di Badia Agnano, ha deciso di raccontare tutto questo, i suoi viaggi e le sue esperienze, in un libro.

"Controllai col navigatore e tra andare avanti e tornare indietro dovevo fare ben 90 chilometri. Pensai: "alle 6:30 di mattina, 25 chilometri di autostrada a quattro corsie sulla corsia di emergenza contromano, non se ne sarebbe accorto mai nessuno..."


In 12 capitoli ricchi di divertimento l’autore racconta come è nata e poi si è evoluta la sua esperienza vespistica, fino ad arrivare ai suoi 4 viaggi più importanti: Caponord, Spagna, Bosnia e Amatrice, prima e dopo il terribile sisma... senza scordarsi il suo frullino!

PAZZO INCOSCIENTE
Luca Guerini
CLD Libri

Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso i link pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie!

One man caravan

ONE MAN CARAVAN
Robert Edison Fulton Jr.
Elliot - Lit Edizioni
La moderna narrativa di viaggio, nello specifico di viaggi in moto, non può prescindere da questo libro. Difficile al giorno d'oggi pensare di mettersi in sella su strade che non siano già state percorse. Nel 1932 però la situazione non era esattamente la stessa, annunciare di voler fare il giro del mondo in moto poteva sembrare poco più di una boutade. Se però capita di dirlo in presenza del rappresentante di una marca motociclistica - oggi divenuta storica come la Douglas - disposto a fornirti il necessario, a cominciare da tre quintali e mezzo di moto equipaggiata per l'occasione con ruote da automobile, ti puoi trovare ad essere il protagonista della più straordinaria avventura motociclistica in solitaria. È quanto accadde a Robert Edison Fulton Jr. che in questa questa impresa profuse tutto l'entusiasmo e l'incoscienza dei suoi ventitre anni. Inevitabile scotto da pagare all'inesperienza gli errori di programmazione e le esagerazioni nell'equipaggiamento, che regalano a queste pagine la genuinità di un documento unico nel suo genere. L'autore è davvero bravo nel documentare il suo cammino, sia con le parole che con le immagini, in cui è un vero maestro nell'uso dell'autoscatto. Tante le immagini riprodotte nel volume (che avrebbero meritato una miglior qualità di carta per una resa ottimale del bianco nero).
R.E. Fulton Jr. in sella alla sua Douglas nel 1996
courtesy of  http://www.geodysseo.org 
Le paure, le incertezze e la faccia tosta alle prime frontiere incontrate lungo la strada. Un'avventura irripetibile oggi, dove un americano può raccontare della squisita ospitalità che gli viene offerta attraversando,
da turista solitario, i Paesi del Golfo Persico. Un viaggio dove nulla è scontato, a cominciare dall'assurda burocrazia dei paesi del terzo mondo, una storia che ci riporta indietro nel tempo e fa rivivere "in diretta" i diciassette mesi di viaggio. Una storia incredibile, dove nonostante gli "arresti" fossero una costante di parecchie tappe l'autore non si è quasi mai sentito realmente in pericolo: 

"Chi viaggia solo viaggia sicuro. Può sembrare un paradosso, ma chi viaggia da solo ha molte meno probabilità di finire nei guai di chi viaggia in compagnia. La logica è semplice come la mentalità della gente del luogo. Quando un turco si imbatte in uno straniero solitario non ne ha alcun timore: si sente al sicuro sulla sua terra e tra la sua gente..."

Una filosofia tutta particolare che lo aiuta a vivere nel modo migliore, giorno dopo giorno, il suo cammino, fino al colpo di scena che a poche migliaia di chilometri dalla conclusione getta l'autore nello sconforto.

INCIPIT
Il silenzio è d'oro.
Avessi dato retta a questo vecchio adagio, forse tante cose non sarebbero successe. Per dirne una questo resoconto. A quella cena londinese, il padrone di casa, la sua signora e i loro cinque ospiti erano convinti di avere a che fare col classico giovane laureato americano, reduce da un anno di studi alla facoltà di architettura dell'Università di Vienna, il quale sulla via di casa aveva pensato bene di fare una puntatina nella vecchia Inghilterra. A tavola la conversazione ruotava intorno alle sfumature dell'architettura americana, quando la ragazza dai capelli color caramella mou se ne uscì dicendo: "Pensa di salpare presto per gli Stati Uniti? La invidio, trovo che New York sia semplicemente sconvolgente".
"No" risposi. "Sto per fare il giro del mondo in motocicletta!".


ONE MAN CARAVAN
Robert Edison Fulton Jr.
Elliot - Lit Edizioni

Anche questo volume è disponibile nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA

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