Vespismo senza limitismo

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(autopubblicato)

Non posso nascondere di essermi trovato in difficoltà nello scrivere la scheda di questo libro che fatico a catalogare. Da quando frequento la narrativa vespistica mi è capitato di imbattermi in vespa-libri di diversi generi letterari, oltre ai gialli e ai noir che la fanno da padrone (dopo la vespa-narrativa di viaggio intendo), ci sono storie d'amore, biografie, romanzi di formazione. Questo firmato da Fausto Gazzoli mi verrebbe da ascriverlo a un genere che fino a questo momento non era ancora stato toccato dalla narrativa vespistica, quello del racconto vespistico-distopico.

Ma questo VESPISMO SENZA LIMITISMO, del resto il titolo lo dice chiaramente, va ben oltre il distopico, molto oltre. Pure troppo forse?

Una lettura parecchio strana, finanche destabilizzante mi sento di dire. Ho avuto grosse difficoltà nell'entrare in empatia con quelli che sono i personaggi di questa storia, che sembrano facciano a gara tra loro per aggiudicarsi il titolo di essere più sgradevole. Mentre leggevo mi sentivo tirare da due opposte sensazioni, piantar lì la lettura ben prima della metà del libro, oppure tener botta e andare avanti per vedere come andava a finire.

Alla fine la curiosità ha vinto sul fastidio e sono contento di aver fatto lo sforzo di tenere il punto. Sì, perché Fausto Gazzoli nonostante tutto è uno che sa scrivere, lo fa davvero bene. A essere disturbante - ma questo credo dipenda molto dalla sensibilità individuale del lettore -  è ciò che Gazzoli scrive, la vicenda che racconta, le situazioni che descrive, senza fare economia di quelli che sono i dettagli più scabrosi: uno scrivere "senza limitismo" appunto.

Il bilancio alla fine è comunque positivo, ma faccio davvero fatica a consigliare la lettura di queste pagine vespistiche alla leggera. Diciamo che non è esattamente il libro da regalare al nipotino quattordicenne per farlo innamorare del mondo Vespa.


Concludendo, se da una parte non ne consiglierei la lettura a un caro amico, allo stesso tempo devo riconoscere che questa vicenda un po' folle, anzi parecchio ma parecchio fuori di testa più che folle, è una lettura che senza dubbio sa sorprendere e scioccare, "ideale" per chi volesse leggere qualcosa di mooolto diverso dal solito.

Incipit:
"... emergevano dalla bruma scura, cupi e minacciosi. I fari spenti, l'alito pesante, il rombo sordo del motore soffocato dalla nebbia che lo schiacciava al suolo. Intorno a loro, il vuoto. Le pozze di fanghiglia putrida e orripilante ribollivano, lanciando enormi PELI agli estranei. Un peto sconvolgente folgorò l'aria, devastandola in una serie infinita di vortici che risucchiavano i peli giganteschi fluttuanti nell'aria, polverizzandoli all'istante. Mentre colonie di sebo catarroso e raffermo avanzavano dal lontano orizzonte sputazzando qua e là tabacco ruminato, gargarismi alati si posterdavano nel puzzo di cipolla.".

VESPISMO SENZA LIMITISMO
Fausto Gazzoli
(autopubblicato)

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L'asfalto sotto le ruote...

(segnalazione)
L’ASFALTO SOTTO LE RUOTE… LUNGO LE STRADE D’EUROPA: Viaggi e avventure dal Friuli in Vespa

"In questo libro, o meglio diario di viaggio, racconto quattro viaggi in Vespa dove ho raggiunto Capo Nord, Marocco, l'Islanda e l'Est Europa. Durante il Covid-19, non potendo uscire dai confini nazionali, ho fatto due viaggi alla scoperta dell'Italia. Il tutto è nato a Saint-Tropez in Francia durante il Vespa World Day (raduno mondiale). Parlando con alcuni amici vespisti abbiamo deciso di andare fino a Capo Nord ma, al ritorno tutte quelle sensazioni, quelle emozioni che ho provato mi hanno fatto capire che sarebbe stato il primo di una serie di viaggi. Così è nata l'idea di arrivare ai confini più estremi dell'Europa e così è stato. Questo libro è arricchito con 240 foto a colori."

Prefazione di Giorgio Càeran.



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