La prima Vespa non si scorda mai

.

Sabato 16 settembre nell'Auditorium del Museo Piaggio di Pontedera, che tramite la sua Fondazione ha collaborato alla realizzazione, è stato presentato in anteprima nazionale il libro "LA PRIMA VESPA NON SI SCORDA MAI: emozioni e ricordi con la mitica due ruote dalla viva voce dei protagonisti", curato dalla giornalista e scrittrice Paola Scarsi per i tipi di Erga Edizioni.

Nelle 208 pagine di questa sua nuova opera Paola Scarsi ripropone la formula dell’opera condivisa nella quale ha raccolto decine di storie di vita vissuta con la Vespa, tutte coinvolgenti e tutte emozionanti che hanno preso la forma di una pubblicazione davvero speciale, un libro che viene definito "polisensoriale". Le sue pagine infatti sono arricchite da centinaia di fotografie, illustrazioni e video, fruibili grazie alla App Vesepia, che trasforma appunto in polisensoriale questo che solo all'apparenza è un tradizionale volume cartaceo.

Riccardo Costagliola, presidente della Fondazione Piaggio, scrive nella sua prefazione:
“Un meraviglioso affresco. Un insieme di pennellate multicolori, un cocktail di emozioni, di ricordi, di sogni e di esperienze di vita; Paola ha incontrato e raccolto le storie dei personaggi più disparati: sportivi, uomini di spettacolo, grandi viaggiatori, persone più o meno famose ma tutte accomunate dalla stessa passione, quella per la Vespa. Il risultato del suo lavoro è un meraviglioso affresco, perché i singoli racconti si intrecciano e si fondono fino a restituirci un’immagine armoniosa della Vespa e a farci comprendere il perché di un mito che tutto il mondo ci invidia”.

Tra i tanti disparati personaggi "più o meno famosi accomunati dalla stessa passione..." coinvolti in questo progetto da Paola Scarsi - che ringrazio di cuore per l'invito - ci sono anch'io, e questi che seguono, in ordine rigorosamente alfabetico, i nomi di quanti insieme al sottoscritto hanno contribuito con un loro scritto alla sua realizzazione:

Maria Concetta Ancora; Monia Badalamenti; Paolo Balboni; Rita Serena Bartezzati; Silvano Bertaina; Fabio Bianchi; Eugenio Blasetti; Alessio Boni; Valerio Boni; Giorgio Càeran; Mauro Calcinotto, Carlo Pizzi e Tullio Alessandro Ponti; Loris Capirossi; Luca Capocchiano; Pippo Cappellano e Marina Cappabianca; Luciano Celi; Anna Chigi; Maria Anna Chimenti; Claudio Cicchetti; Fabio Cofferati; Loredana Cornero; Andrea Costa; Dario Della Vecchia; Andrea Delsoldato; Filippo Di Stefano; Roberto Donati; Luca Faccioli; Edi Fanelli; Gabriele Ferraresi; Maria Rosaria Fortini; Luigi Frisinghelli; Andrea Gentili; Sean Hepburn Ferrer; Ilario Lavarra; Giulia Lazzaretti; Francesco Ledda; Eugenio Leone; Maria Cristina Locori; Marco Lodola; Gian Marco Lupi; Denys Maiorino; Elena Manigrasso; Pietro Mariotti; Franco Mazzotta; Stefano Medvedich; Massimiliano Morelli; Francesco Muroni; Claudio Musumeci; Lorenzo Pacilli; Giacomo Palla; Marzia Patrignani; Gianluca Pellegrinelli; Ivo Pulcini; Flavio Risi; Claudio Sarra; Paola Scarsi (curatrice del volume); Simone Sciutteri; Silvestro Serra; Stefano Sfrappa; Chiara Troubetzkoy, Angelica Migone e Giulia Stringa; Ingrid Louise Van Marle; Doris Zaccone; Nina Zilli.


Una curiosità: Paola Scarsi, che ha anche lavorato per anni alla Piaggio Group all’ufficio Pubblicità e Marketing è "figlia d'arte", suo padre Sandro Scarsi infatti è l’autore del famosissimo manifesto pubblicitario degli anni ’60 con l’elefantino sulla Vespa, ovvero l'immagine scelta come copertina del volume.


Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso QUESTO LINK o gli altri pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie!

Living on a thin line

(segnalazione)
dalla sinossi editoriale:

La tranquillità di Andrea, adolescente romano, viene turbata quando al padre viene inviata una lettera di trasferimento lavorativo a Londra. In Inghilterra.

Ha paura di lasciare tutto, pensa e ripensa più volte che non è il momento giusto per andare via, eppure una parte di lui è curiosa di vedere cosa c’è al di là di casa sua.

Al suo arrivo a Londra rimane colpito da quella cultura diversa, ma ciò che più lo incuriosisce sono dei ragazzi su scooter italiani con lunghi giubbotti verdi, i Mods. Un giorno per caso salverà uno di quei ragazzi da due centauri con giubbotti di pelle nera, da lì inizierà a frequentare la banda e il susseguirsi delle vicende porterà Andrea a un cambiamento che neanche lui poteva immaginare. Cambierà il suo look, il modo di vestirsi, comincerà a fare uso di droghe e gli scontri con i Rockers e la polizia diventeranno all’ordine del giorno. E proprio a uno di questi, nel tanto atteso weekend a Margate, ci sarà un colpo di scena, qualcosa di inaspettato che lo porterà a capire se quel modo di vivere è ciò che vuole veramente.



Questo libro è disponibile tra i titoli a catalogo della LIBRERIA UNIVERSITARIA: acquistandone una copia attraverso QUESTO LINK o gli altri pubblicati in questo Weblog una piccola percentuale della vostra spesa contribuirà al mantenimento di “Chilometri di Parole in Vespa”. Grazie!

Vespismo senza limitismo

 .
(autopubblicato)

Non posso nascondere di essermi trovato in difficoltà nello scrivere la scheda di questo libro che fatico a catalogare. Da quando frequento la narrativa vespistica mi è capitato di imbattermi in vespa-libri di diversi generi letterari, oltre ai gialli e ai noir che la fanno da padrone (dopo la vespa-narrativa di viaggio intendo), ci sono storie d'amore, biografie, romanzi di formazione. Questo firmato da Fausto Gazzoli mi verrebbe da ascriverlo a un genere che fino a questo momento non era ancora stato toccato dalla narrativa vespistica, quello del racconto vespistico-distopico.

Ma questo VESPISMO SENZA LIMITISMO, del resto il titolo lo dice chiaramente, va ben oltre il distopico, molto oltre. Pure troppo forse?

Una lettura parecchio strana, finanche destabilizzante mi sento di dire. Ho avuto grosse difficoltà nell'entrare in empatia con quelli che sono i personaggi di questa storia, che sembrano facciano a gara tra loro per aggiudicarsi il titolo di essere più sgradevole. Mentre leggevo mi sentivo tirare da due opposte sensazioni, piantar lì la lettura ben prima della metà del libro, oppure tener botta e andare avanti per vedere come andava a finire.

Alla fine la curiosità ha vinto sul fastidio e sono contento di aver fatto lo sforzo di tenere il punto. Sì, perché Fausto Gazzoli nonostante tutto è uno che sa scrivere, lo fa davvero bene. A essere disturbante - ma questo credo dipenda molto dalla sensibilità individuale del lettore -  è ciò che Gazzoli scrive, la vicenda che racconta, le situazioni che descrive, senza fare economia di quelli che sono i dettagli più scabrosi: uno scrivere "senza limitismo" appunto.

Il bilancio alla fine è comunque positivo, ma faccio davvero fatica a consigliare la lettura di queste pagine vespistiche alla leggera. Diciamo che non è esattamente il libro da regalare al nipotino quattordicenne per farlo innamorare del mondo Vespa.


Concludendo, se da una parte non ne consiglierei la lettura a un caro amico, allo stesso tempo devo riconoscere che questa vicenda un po' folle, anzi parecchio ma parecchio fuori di testa più che folle, è una lettura che senza dubbio sa sorprendere e scioccare, "ideale" per chi volesse leggere qualcosa di mooolto diverso dal solito.

Incipit:
"... emergevano dalla bruma scura, cupi e minacciosi. I fari spenti, l'alito pesante, il rombo sordo del motore soffocato dalla nebbia che lo schiacciava al suolo. Intorno a loro, il vuoto. Le pozze di fanghiglia putrida e orripilante ribollivano, lanciando enormi PELI agli estranei. Un peto sconvolgente folgorò l'aria, devastandola in una serie infinita di vortici che risucchiavano i peli giganteschi fluttuanti nell'aria, polverizzandoli all'istante. Mentre colonie di sebo catarroso e raffermo avanzavano dal lontano orizzonte sputazzando qua e là tabacco ruminato, gargarismi alati si posterdavano nel puzzo di cipolla.".

VESPISMO SENZA LIMITISMO
Fausto Gazzoli
(autopubblicato)

per info e acquisto contattare direttamente l'autore attraverso la sua pagina Facebook

In giro per la Puglia in Vespa

(segnalazione editoriale)

dalla sinossi editoriale:
Il caldo della Puglia e quello della Spagna. I muretti a secco tra gli ulivi e le strade della Rambla. Il sorriso e i vent’anni di Nina si muovono sinuosi tra le pagine di questi racconti.

Nina, figlia di genitori emigrati in Spagna, sente la necessità di conoscere la terra natale: torna in Puglia, e lo fa da sola, in estate, in un tempo libero da impegni.

Un viaggio intimo e solitario, un percorso senza sconti alla scoperta di vecchi sapori e nuove emozioni. Ad accompagnarla, una Vespa Piaggio 125 bianca dell’89, veicolo affidabile come il cavallo per Don Chisciotte grazie al quale celebrare tutta la bellezza, l’arte, le tradizioni e le vicende familiari di una Puglia carica di incanto, sospesa tra il bianco lucente delle masserie, il verde ribelle della macchia mediterranea e il blu profondo di un mare che sa anche ascoltare.

Sembra di sentirlo il suono del le onde e del vento, quello che spettina i capelli di Nina in questo viaggio nel tacco della penisola, tra leggende, l’allegria di chi rinasce e la magia inconsapevole di ogni storia.

Antologia a cura di Patrizia Cesari, Antonella De Biasi e Paola Mancinelli


Hanno partecipato:
Alessia Amato – Giuseppe Bovino - Giulia Cardigliano – Luisa Campatelli - Silvia Cavalsassi – Silvia Cazzato - Patrizia Cesari – Cinzia Cognetti - Giuseppe Conte – Arianna Corsini - Antonella De Biasi – Margherita De Giorgi - Giulia Maria Falzea – Giovanni Fanelli - Gaia Favaro – Anna Fornaro - Federica Introna – Roberta Lagna - Daniela Libetta – Marina Luzzi - Clotilde Manno – Maria Chiara Mariantoni - Concetta Melchionda – Piero Meli - Alessia Ragno – Ivana Salvemini – Ginevra Viesti

IN GIRO PER LA PUGLIA IN VESPA
AA.VV.

8 - 8 alle 8

(segnalazione editoriale)
dalla prefazione di Andrea Liotti:

“(...) … a Capo Nord ci si arriva con qualunque mezzo. Quello che fa la differenza è l'umano: e loro hanno fatto la differenza. Il casco talvolta diventa un luogo troppo piccolo dove far stare tutto quello che abbiamo in testa e accoglie le nostre paure, le gioie, le lacrime, i sorrisi coniugando ognuno di questi sentimenti come se fosse un racconto di vita. Tutta via ci sono emozioni che non si riescono a trasmettere se non attraverso un resoconto preciso e puntuale delle tappe e degli indovinelli che ogni viaggio propone”.

Scrive nelle sue pagine Mauro Calcinotto:
“Perché scrivere un libro. Perché penso sia una storia che merita di essere raccontata. Perché scrivere è per me un'esperienza nuova. Perché spero sia uno stimolo per altri viaggiatori. (…) Sono passati già due anni dal grande viaggio e non passa giorno che non mi torni in mente qualche immagine della nostra avventura. Una foto appesa al muro, la calamita sul frigo, la Vespa in garage, un sasso sulla scrivania, una foto sul telefonino (…) tutte cose che mi riportano alla mente momenti belli, meno belli, difficili, comunque tappe del nostro viaggio. Con il passare dei mesi fatico a ricordare i dettagli, i luoghi, le immagini e a collegare gli avvenimenti. Così ho pensato che fosse giunta l'ora di mettere nero su bianco il ricordo di tante belle esperienze vissute con gli amici, affinché non ne rimanga traccia solo nella mia labile memoria. Un diario di viaggio fotografico, da donare a coloro che hanno condiviso questa avventura, con la speranza che possa incuriosire e coinvolgere chi non c'era. Uno sforzo non banale, per chi non ha fatto della scrittura il proprio mestiere, che mi auguro possa essere comunque apprezzato dall'avventuroso che si nasconde in ognuno di noi”.

Sinossi:
8 - 8 alle 8 è un diario di viaggio fotografico che racconta la storia di tre amici, ragazzi degli anni ’80, con ancora tanta voglia di avventura. Carlo, Mauro e Tullio sono accomunati dalla passione per un soggetto iconico chiamato Vespa. Per anni sognano di intraprendere il grande viaggio, raggiungere Capo Nord a bordo delle loro amate due ruote.

Diecimila chilometri, da Solaro a Capo Nord e ritorno. I loro nobili mezzi, la Gina, la Giuggia e la Sandy faranno egregiamente la loro parte, non senza inconvenienti, dimostrando la bontà del progetto Vespa risalente a quasi ottanta anni fa. La Pandemia da Sars Covid 19 creerà loro non pochi problemi organizzativi. La caparbietà e determinazione nel perseguire l’obbiettivo faranno si che il progetto vada in porto.


Nel 2020 nonostante tutto il sogno diventa realtà. Fatica, freddo, gioie, dolori, stupore, stanchezza, inconvenienti, rinunce e delusioni saranno il sale di questa avventura.  Alla spedizione si aggregherà, strada facendo, il gruppo delle Wonders, tre dolci fanciulle determinate a condividere, con altri mezzi, cinquemila chilometri in compagnia dei vespisti. La loro presenza darà un tocco di classe al gruppo.
Un libro semplice, da bere in un sorso, che descrive bene il vivere quotidiano del gruppo, il lento incedere che porterà l’allegra brigata a raggiungere una delle mete più ambite dai motociclisti di tutto il mondo. E poi Capo Nordkinn, il vero punto più a nord del continente europeo, meta sognata e desiderata da Mauro. Luogo sperduto e desolato, metterà a dura prova il legame del gruppo. Qualche piccante inciso inserito qua e là con lo scopo di far riflettere il lettore su temi di attualità.

Mauro, due anni dopo il viaggio, decide di mettere nero su bianco l’esperienza. Dapprima affida il manoscritto nelle mani di una piccola casa editrice, poi, causa divergenti punti di vista, decide di produrre in proprio la sua piccola opera. L’esperienza di scrittore lo metterà a dura prova, a suo dire, tanto se non più del viaggio stesso.

8 - 8 alle 8
Mauro Calcinotto 
(pubblicato per conto proprio)

Questo libro non è in commercio attraverso i normali canali di distribuzione ma è possibile acquistarlo rivolgendosi direttamente via email all'autore: calcinotto.mauro@gmail.com 

Contatti: SCRIVIMI UNA MAIL!

Sei autore di un Vespa-libro, oppure sei un editore e ne hai pubblicato uno? Manda una mail e ti darò istruzioni per l'invio di una copia saggio. Scrivi a: lorenzo205@libero.it