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VESPA MY LOVE è un libro ma non è un libro... o meglio: in effetti è sì un libro, un bel libro tra l'altro, illustrato e stampato su carta di pregio che racconta come in un diario le tappe di un lungo viaggio “on the road”, la storia vera del percorso di un progetto itinerante che ha toccato tutte (o quasi) le Regioni italiane, ma nonostante questo non è un vero e proprio romanzo. O meglio, non solo.
Nel senso che è anche una sorta Bignamino vespistico che dedica una paginetta ciascuno alla storia di quelli che sono stati i modelli di Vespa più significativi prodotti dalla Piaggio dal 1946 fino ai giorni nostri, con tanto di scheda tecnica riepilogativa con i dati costruttivi. Ma non basta, perché oltre a essere un bel libro, un romanzo “on the road” e un piccolo saggio di cultura vespistica è soprattutto il catalogo d'arte ufficiale di una mostra fotografica.
E come ogni catalogo d'arte che si rispetti si tratta di un'edizione a tiratura limitata: n. 110 copie numerate e autografate dall'autore che ne fanno – oltre che un bel libro - un pregiato pezzo da collezione ambito sia dagli appassionati di Vespa che dagli appassionati d'arte e di fotografia, perché a firmarlo è Alberto Bortoluzzi, affermato e pluripremiato professionista dell'obiettivo (diversi suoi scatti sono stati pubblicati dalle più importanti testate di settore, è stato nominato Master ILFORD Italia oltre ad aver vinto prestigiosi concorsi internazionali, tra gli ultimi il Premio Chatwin fotografia nel 2022).
Per illustrare e mostrare in concreto la genesi e lo sviluppo di questo suo originalissimo lavoro Alberto Bortoluzzi ha prodotto e realizzato un interessante documentario che dopo essere stato mostrato in anteprima proprio a Pontedera – sede storica degli stabilimenti Piaggio - nel contesto degli eventi culturali dei Vespa World Days lì tenutisi nell'aprile dello scorso anno, nella serata di lunedì 3 giugno è stato proiettato in una nuova versione ampliata con nuovi contenuti al MIV – Multisala Impero di Varese, un evento speciale per il lancio della mostra fotografica del progetto VESPA MY LOVE, allestita nella Sala Mostre di VOLANDIA – il Parco e Museo Aeronautico del Volo più grande d'Italia, nonché uno dei maggiori a livello europeo ubicato nelle immediate vicinanze dell'aeroporto della Malpensa. La mostra sarà inaugurata nella mattinata di sabato 7 giugno e sarà visitabile sino alla fine del mese di luglio.
VESPA MY LOVE
Alberto Bortoluzzi Editore
“Vespa My Love è il racconto di un’avventura durata due anni, un omaggio alla Vespa che mi ha portato a girare tutte le regioni d’Italia (…). Non è stato per niente facile, ma chi mi conosce sa che quanto più una sfida è difficile, quanto più mi esalto...”.
VESPA MY LOVE è un libro ma non è un libro... o meglio: in effetti è sì un libro, un bel libro tra l'altro, illustrato e stampato su carta di pregio che racconta come in un diario le tappe di un lungo viaggio “on the road”, la storia vera del percorso di un progetto itinerante che ha toccato tutte (o quasi) le Regioni italiane, ma nonostante questo non è un vero e proprio romanzo. O meglio, non solo.
Nel senso che è anche una sorta Bignamino vespistico che dedica una paginetta ciascuno alla storia di quelli che sono stati i modelli di Vespa più significativi prodotti dalla Piaggio dal 1946 fino ai giorni nostri, con tanto di scheda tecnica riepilogativa con i dati costruttivi. Ma non basta, perché oltre a essere un bel libro, un romanzo “on the road” e un piccolo saggio di cultura vespistica è soprattutto il catalogo d'arte ufficiale di una mostra fotografica.
E come ogni catalogo d'arte che si rispetti si tratta di un'edizione a tiratura limitata: n. 110 copie numerate e autografate dall'autore che ne fanno – oltre che un bel libro - un pregiato pezzo da collezione ambito sia dagli appassionati di Vespa che dagli appassionati d'arte e di fotografia, perché a firmarlo è Alberto Bortoluzzi, affermato e pluripremiato professionista dell'obiettivo (diversi suoi scatti sono stati pubblicati dalle più importanti testate di settore, è stato nominato Master ILFORD Italia oltre ad aver vinto prestigiosi concorsi internazionali, tra gli ultimi il Premio Chatwin fotografia nel 2022).
VESPA MY LOVE è tutto questo ma forse è anche qualcosa di più, perché c'è anche un pizzico di magia. La magia dell'immagine quando la fotografia si fa arte. I diversi modelli di Vespa che l'autore immortala da protagonisti ambientandoli in quelli che sono gli scorci più rappresentativi di ogni Regione, anche se a un primo sguardo lo sembrano non sono vere e proprie Vespa, bensì accurati modellini da collezione, riproduzioni in scala 1:18 fedeli agli originali che Bortoluzzi riesce a rendere reali grazie a un'aiutante speciale, una riproduzione 3D di sé stesso che si ripropone in ogni scatto, un piccolo cameo di hitchcockiana memoria che fa la differenza.
Per illustrare e mostrare in concreto la genesi e lo sviluppo di questo suo originalissimo lavoro Alberto Bortoluzzi ha prodotto e realizzato un interessante documentario che dopo essere stato mostrato in anteprima proprio a Pontedera – sede storica degli stabilimenti Piaggio - nel contesto degli eventi culturali dei Vespa World Days lì tenutisi nell'aprile dello scorso anno, nella serata di lunedì 3 giugno è stato proiettato in una nuova versione ampliata con nuovi contenuti al MIV – Multisala Impero di Varese, un evento speciale per il lancio della mostra fotografica del progetto VESPA MY LOVE, allestita nella Sala Mostre di VOLANDIA – il Parco e Museo Aeronautico del Volo più grande d'Italia, nonché uno dei maggiori a livello europeo ubicato nelle immediate vicinanze dell'aeroporto della Malpensa. La mostra sarà inaugurata nella mattinata di sabato 7 giugno e sarà visitabile sino alla fine del mese di luglio.
Ah!, quasi dimenticavo: Alberto Bortoluzzi oltre che fotografo è anche un valido narratore ed è l'autore di due piccoli quanto godibili testi di narrativa vespistica, ovviamente già recensiti da questo Weblog: “Vespamente vostro” e “Concerto per Vespa e asfalto”. Con la raccolta di racconti di vita “Long Drink” ha vinto la sezione inediti del Premio Chiara 2024.