Gli "APEnauti" sono i protagonisti di questo aggiornamento. Non poteva essere altrimenti dato che proprio quest'anno cade il 60° compleanno del triciclo a motore italiano più famoso del mondo, l'Ape Car.gli... "APEnauti"
Gli "APEnauti" sono i protagonisti di questo aggiornamento. Non poteva essere altrimenti dato che proprio quest'anno cade il 60° compleanno del triciclo a motore italiano più famoso del mondo, l'Ape Car.Sulle ali di un APE
Sulle ali di un Apedi Paolo Brovelli
Credo bastino queste poche righe tratte da una delle prime pagine di "Sulle ali di un Ape" a dare un’idea della straordinaria avventura vissuta dall’autore e dal suo compagno di viaggio, Giorgio Martino nel corso della loro EurAsia Expedition 1998. La conferma di questa straordinarietà è nei numeri di questo viaggio:
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"212 giorni, 25.001 chilometri, 19 Paesi (9 europei e 10 asiatici), 6 deserti, 5 valichi oltre i 3000 metri, 4 oltre i 4000, (...) 278 pagine di appunti dopo la partenza dalla Torre di Belem all’agognata meta." Quello di Brovelli e Martino è un viaggio di ricerca, compiuto tra l’aprile e il novembre del 1998. La partenza è da Lisbona, all’estremo ovest del Vecchio Continente, e poi via, fino a Trieste, dove si conclude l’antipasto del lungo cammino. Il viaggio vero alla volta dell’est inizia da li, attraverso i Balcani, usciti solo da poco dal tunnel della guerra, ed è una preziosa testimonianza di quel periodo. Lasciata l’Europa ecco la Turchia, il Medio Oriente e poi l’Eurasia, fino alla Cina. Un crescendo di difficoltà che è sempre più coinvolgente, come solo può esserlo un viaggio lungo sette mesi:
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ritmo lento imposto dall’Ape, che annulla le distanze e da chilometriche le fa temporali. Da Lisbona a Pechino, dall’Occidente all’Estremo Oriente, non ci sono qualche migliaio di chilometri che potrebbero essere coperti in una decina di ore di volo, ma sette mesi di cammino. Quindi il viaggio di otto anni prima potrebbe essere stato fatto ieri, domani, così come secoli fa, a un’andatura solo di poco più veloce di quella che poteva avere un carro. Ma lo spirito del viaggiatore rimane quello di allora, instancabile e insaziabile::
Paolo Brovelli
SULLE ALI DI UN APE
Casa Editrice Corbaccio
Questo libro di Paolo Brovelli è presente nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA
Se mi piace non torno più

Dall'introduzione del volume:
In viaggio con Eistein
Definire quello di Graziano Gatti un viaggio forse può sembrare eccessivo. Di certo l'autore ha saputo cogliere lo spirito dei grandi viaggiatori, con in più il grande merito di essere riuscito a declinarlo a una dimensione adatta a quelle che erano le sue necessità e opportunità. Ecco quindi quella che poteva essere una banale vacanza di qualche settimana che si trasforma, senza tante pretese ma con nobili intenti, in viaggio vero.La scelta di un'APE come mezzo di trasporto è la logica conseguenza della ricerca di un veicolo "simil-lento che ci desse la possibilità di ammirare con calma quanto avevamo visto spesso filarci davanti agli occhi come un fotogramma subliminale, e contemporaneamente fosse libero da binari o percorsi prestabiliti a priori (...). In pratica, come mi disse un giornalista mesi dopo, dopo lo slow food nasceva lo slow travel."
Un viaggio/vacanza che inizia con la ricerca dell'APE e si snoda poi sulle strade di un'Italia minore alla volta di località più o meno prestigiose. Il racconto nelle pagine di "In viaggio con Einstein" è fresco e immediato come i suoi protagonisti: l'autore, la sua compagna e il fido Einstein, un simpatico cagnolino meticcio nel ruolo di macotte del viaggio, tanto da meritarsi la citazione nel titolo del libro.
I "nobili intenti" a cui si fa riferimento nell'introduzione di questa pagina sono dovuti alla scelta dell'autore di devolvere tutto il ricavato della vendita di questo libro in beneficenza, all'associazione Onlus Sol.Ter.Via.
Graziano Gatti
L'Artistica Editrice
Questo libro è presente nel catalogo online della LIBRERIA UNIVERSITARIA